tag:blogger.com,1999:blog-56081775015540195502024-03-14T06:55:01.095+01:00Middle management - Lavoratori atipiciRenatohttp://www.blogger.com/profile/01696697960184647230noreply@blogger.comBlogger11125tag:blogger.com,1999:blog-5608177501554019550.post-5021844461733918112010-10-08T23:54:00.001+02:002010-10-08T23:55:06.216+02:00Dispensa - Cultura organizzativa - 1<span style="font-family: "Calibri", "sans-serif";">Il concetto moderno di cultura può essere inteso come quel bagaglio di conoscenze ritenute fondamentali e che vengono trasmesse di generazione in generazione. Tuttavia il termine cultura nella lingua italiana denota due significati principali sostanzialmente diversi appartenenti a due distinte concezioni:</span><br />
<br />
Per leggere la dispensa clicca sul link <a href="http://daperodispense.blogspot.com/2010/10/cultura-organizzativa-1.html">Cultura organizzativa -1</a>Renatohttp://www.blogger.com/profile/01696697960184647230noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5608177501554019550.post-79522963159797754892010-10-07T18:01:00.001+02:002010-10-07T18:01:57.935+02:00Esercitazione n°1 - TuroldoPer leggera clicca su: <a href="http://middle-testi.blogspot.com/2010/10/esercitazione-n1-turoldo.html"><strong><span style="color: #990000; font-size: large;">Esercitazione 1 - Turoldo</span></strong></a>Renatohttp://www.blogger.com/profile/01696697960184647230noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5608177501554019550.post-17626155164975674362010-10-07T17:12:00.005+02:002010-10-07T17:22:28.299+02:00Esercitazione n°1 - Beatriz PaiferPer leggere clicca su <a href="http://middle-testi.blogspot.com/2010/10/esercitazione-beatriz9.html#links"><span style="color: #990000; font-size: large;"><strong>Esercitazione 1 - Beatriz Paifer</strong></span></a>Renatohttp://www.blogger.com/profile/01696697960184647230noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5608177501554019550.post-9425845728670664032010-07-03T08:32:00.003+02:002010-10-07T17:23:17.798+02:00Esercitazione n°1 - Chiara CastignoliPer leggere clicca su <a href="http://middle-testi.blogspot.com/2010/07/esercitazione-1-chiara-castignoli.html#links"><strong><span style="color: #990000; font-size: large;">Esercitazione 1 - Chiara Castignoli</span></strong></a>Renatohttp://www.blogger.com/profile/01696697960184647230noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5608177501554019550.post-12987722571437256752010-07-03T08:23:00.002+02:002010-10-07T18:02:52.463+02:00Esercitazione n°1 - Silvia VitalePer leggere clicca su : <a href="http://middle-testi.blogspot.com/2010/07/esercitazione-1-silvia-vitale.html#links"><span style="color: #990000; font-size: large;"><strong>Esercitazione 1 - Silvia Vitale</strong></span></a>Renatohttp://www.blogger.com/profile/01696697960184647230noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5608177501554019550.post-18169534631259071192010-07-01T10:29:00.000+02:002010-07-01T10:33:46.910+02:00"Progetto la mia organizzazione" Esercitazione n°1Nella lezione del 15 maggio è stata avviata l'esercitazione dal titolo <span style="background-color: #ffd966;">"Progetto la mia organizzazione".</span><br />
nella colonna di sinistra del blog è possibile vedere e scaricare le slides che comunque vengono di seguito sintetizzate:<br />
<br />
<strong>1. L’esercitazione prende avvio ricordando un principio basilare:</strong><br />
<strong><em><span style="color: #660000;">“L’organizzazione è un insieme di risorse orientate al persegui-mento di una finalità comune, in un costante rapporto con l’ambiente di riferimento” </span></em></strong><br />
<br />
<strong>2. La mission di un’organizzazione:</strong><br />
a. <strong><em><span style="color: #660000;">Non è rappresentativa dei suoi prodotti/servizi</span></em></strong><br />
<strong><em><span style="color: #660000;">b. Non è il suo obiettivo di profitto</span></em></strong><br />
<br />
<strong>3. Viene ricordata la definizione di mission. La mission è:</strong><br />
<span style="color: #660000;"><strong><em>“Come un’organizzazione vuole porsi rispetto a uno o più bisogni presenti nell’ambiente di riferimento”</em></strong></span><br />
<br />
<strong>4. Domande a cui rispondere su AMBIENTE:</strong><br />
<span style="color: #660000;"><strong><em>a. Qual è l’ambiente di riferimento della mia Organizzazione?</em></strong></span><br />
<span style="color: #660000;"><strong><em>b. Quali elementi caratteristici dell’ambiente conosco bene?</em></strong></span><br />
<span style="color: #660000;"><strong><em>c. Ci sono elementi molto mutevoli e sfuggenti?</em></strong></span><br />
<br />
<strong>5. Domande a cui rispondere su BISOGNI:</strong><br />
<strong><em><span style="color: #660000;">a. Quali bisogni sono più evidenti nell’ambiente di riferimento?</span></em></strong><br />
<br />
<strong>6. Domande a cui rispondere su COME SI PONE L’ORGANIZZAZIONE:</strong><br />
<strong><em><span style="color: #660000;">a. A quali di questi di essi la mia organizzazione intende dare risposta?</span></em></strong><br />
<strong><em><span style="color: #660000;">b. Per intero o dando un contributo?</span></em></strong><br />
<br />
<strong><span style="font-size: large;">7. Scrivi la mission della tua organizzazione</span></strong><br />
<br />
---------------------------------------------<br />
-------------------------------------------------------<br />
----------------------------------------------------------------------<br />
<br />
<span style="color: blue;"><strong>Aquesto punto devono essere fatti i seguenti passi successivi</strong></span><br />
<strong>8. Confronto coi membri della stessa organizzazione e con altri</strong><br />
<strong>9. Analisi dei punti di forza e delle criticità</strong><br />
<strong>10. Spiegazione ai presenti del percorso e del risultato raggiunto</strong>Renatohttp://www.blogger.com/profile/01696697960184647230noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5608177501554019550.post-54579638589560101412010-06-11T10:01:00.000+02:002010-06-11T10:03:55.433+02:00Dispensa - Progettare l'organizzazione (1)<strong><span style="color: #990000; font-size: large;">Premessa</span></strong><br />
<br />
La nostra analisi parte dalla considerazione che quando gli esseri umani svolgono una qualsiasi attività tendono a perseguire un determinato scopo, cercando altresì di ottenere il miglior risultato impiegando la minor quantità di risorse possibile.<br />
E' importante notare che questo l'uomo lo fa sempre, anche nello svolgimento di azioni quotidiane come vestirsi e nutrirsi, infatti queste azioni vengono attuate in modo naturale e senza pensare a ciò che si fa in quanto è ben presente nella mente di ciascuno un modello di riferimento ripetuto con successo un numero indefinito di volte e quindi definitivamente assimilato.<br />
L'uomo si esprime attraverso un progetto cioè cerca di delineare preventivamente quella che sarà la sua azione per evitare l'insuccesso o almeno ridurre il rischio.<br />
<br />
Se il concetto viene riferito all'azienda ...... <a href="http://daperodispense.blogspot.com/2010/06/progettare-lorganizzazione-dispensa-n1.html">(Continua- dispensa n°1</a>)<br />
vai alla dispensa completaRenatohttp://www.blogger.com/profile/01696697960184647230noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5608177501554019550.post-81727623366882311862010-05-20T11:46:00.000+02:002010-05-20T11:46:28.091+02:00L'ARMATA BRANCALEONEPer visionare lo spezzone del film l'Armata Brancaleone - Discorso all'armata cliccare sul link seguente<br />
<br />
<a href="http://www.youtube.com/watch?v=Ry03wwuS4j8&feature=related">http://www.youtube.com/watch?v=Ry03wwuS4j8&feature=related</a>Renatohttp://www.blogger.com/profile/01696697960184647230noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5608177501554019550.post-3008458499364539322010-05-03T18:53:00.000+02:002010-05-04T15:00:59.763+02:00La progettazione dell'organizzazione<div style="text-align: center;"><span style="color: #cc0000;"><strong><span style="font-size: large;">Progettare l'organizzazione</span></strong> </span></div><div style="text-align: center;"><br />
</div><div style="text-align: center;"><span style="font-size: large;"><span style="color: red;"><em><strong>è il tema della prossima lezione</strong> </em></span></span></div><div style="text-align: center;"><br />
</div><strong><em><span style="color: #20124d;">L'obiettivo è creare idonea conoscenza delle strutture organizzative distinguendo in base agli scopi sociali e alle caratteristiche strutturali della varie realtà. si parlerà quindi delle società, delle cooperative e delle organizzazioni no-profit. Ci saranno brevi riferimenti agli elementi di diritto che presiedono la creazione delle singole persone giuridiche e alle varie procedure amministrative, ma soprattutto una disamina approfondita sulle modalità di scelta e sui procedimenti razionali che consentono di definire la miglior organizzazione per l'obiettivo che si ha.</span></em></strong>Renatohttp://www.blogger.com/profile/01696697960184647230noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5608177501554019550.post-59354681379992718242010-05-03T12:30:00.000+02:002010-05-03T14:45:36.384+02:00SCHEDE DIDATTICHE - MIddle Management-lavoratori atipici<strong><span style="font-size: large;">Il Corso</span></strong><br />
<span style="color: #660000; font-size: large;"><strong>DESTINATARI E MOTIVAZIONI DEL CORSO PROPOSTO</strong></span> <br />
<br />
Tutte le aziende, anche, quelle di ridotte dimensioni e anche quelle che realizzano servizi hanno bisogno di una struttura riconosciuta e riconoscibile con posizioni di carattere esecutivo e posizioni di responsabilità.<br />
<br />
Se le dimensioni sono piccole, dunque, l’azienda non disporrà di un organigramma complesso con figure delineate che costituiscono il management dell’azienda stessa. Se sono piccole possono addirittura far confluire in un solo soggetto fisico, una sola persona, tutte le responsabilità, ma anche in questo caso limite non si può dire che non esista un’organizzazione e non esiste almeno una figura di responsabilità.<br />
<br />
Destinatari del corso sono operatori di aziende di servizio che occupano posizioni di responsabilità, che svolgono funzioni rilevanti per l’azienda e/o che hanno autorità su parti dell'azienda. <br />
<br />
Il corso proposto interessa gli addetti di piccole imprese operanti nel settore dei servizi. Si propone un miglioramento sostanziale nella gestione dei rapporti coi destinatari dei servizi assicurando un’accresciuta conoscenza degli strumenti dell’organizzazione e uno sviluppo dell’attenzione verso la customer satisfaction. <br />
<br />
In un mondo che sta subendo una rapida trasformazione anche grazie all’azione derivante dall’incrocio di diverse e numerose culture e dell’ampia diffusione di lavoratori con contratti atipici, si è determinata, per molte piccole aziende e per i soggetti che le impersonano, una situazione di spaesamento che richiede una focalizzazione sugli elementi fondamentali e basilari dell’organizzazione.<br />
<br />
Il senso di ciò che si fa si origina attraverso l’azione, ma questa non sempre risponde ai requisiti di efficienza ed efficacia e spesso non assicura garanzia di qualità. Per questo oltre alla buona volontà e alla competenza specifica del campo di azione di ognuno si rende indispensabile la conoscenza delle regole base di un’organizzazione.<br />
<strong><br />
</strong><br />
<strong><span style="font-size: large;">Il middle management nelle aziende di servizi: formazione per lavoratori atipici.</span></strong><br />
<strong><span style="color: #660000; font-size: large;">SCHEDE DIDATTICHE</span></strong><br />
<br />
<br />
Scheda didattica n° 01 <br />
<br />
RELATORE : Renato Dapero<br />
<br />
FINALITÀ : Assicurare ai partecipanti conoscenza e consapevolezza dei contenuti tecnici del corso e condividere con loro obiettivi formativi e aspettative. Far conoscere date e altri aspetti pratici del corso. Assicurare una prima conoscenza reciproca tra i partecipanti. Il contratto formativo.<br />
<br />
CONTENUTI : Obiettivi generali e cenni sullo scenario di riferimento sotto il profilo sociologico. Aspetti logistici del corso e date di svolgimento. Contenuti principali e docenti. Risorse disponibili. Cenno sull’attività di Project Work. Risultati attesi dai proponenti e dai partecipanti <br />
<br />
METODO : Presentazione e discussione coi partecipanti. <br />
<br />
RISORSE : Computer – Proiettore – Lavagna a fogli mobili – materiale personale a ogni partecipante comprendente una scheda informativa sul corso.<br />
<br />
DURATA : 3 Ore<br />
<br />
CALENDARIO : Venerdì 30/04/2010 Ore 15,00 – 18,00<br />
<br />
________________________<br />
<br />
Scheda didattica n° 02 <br />
<br />
RELATORE : Renato Dapero<br />
<br />
FINALITÀ : Assicurare ai partecipanti adeguata conoscenza della strutture organizzative in aziende pubbliche e private. Le funzioni del management e gli elementi che influenzano le attività manageriali.<br />
<br />
CONTENUTI : la progettazione dell’organizzazione. Società, cooperative, altre aziende no-profit. La nozione di management e la sua peculiare caratteristica di essere un ponte tra due mondi: quello della proprietà con quello degli operatori<br />
<br />
METODO : Lezione con esposizione e illustrazione di esempi concreti. <br />
<br />
RISORSE : Computer – Proiettore – Lavagna a fogli mobili – dispensa - bibliografia.<br />
<br />
DURATA : 8 Ore<br />
<br />
CALENDARIO : Venerdì 07/05/2010 Ore 14,30 / 18,30 <br />
Sabato 15/05/2010 Ore 09,00 / 13,00<br />
<br />
______________________<br />
<br />
Scheda didattica n° 03 <br />
<br />
RELATORE : Renato Dapero<br />
<br />
FINALITÀ : Creare conoscenza coordinata e omogenea dello scenario di riferimento con particolare attenzione agli aspetti normativi e demografici.<br />
<br />
CONTENUTI : Evoluzione della normativa amministrativa, fiscale e sui servizi pubblici. Dalla Costituzione ai compiti delle Regioni e degli enti locali nonché delle relative aziende. Le aspettative di gestori, utenti, stakeholder.<br />
<br />
METODO : Lezione – discussione di esempi – proiezione di spezzoni di film. <br />
<br />
RISORSE : Computer – Proiettore con amplificatore per il sonoro – dispensa.<br />
<br />
DURATA : 4 Ore<br />
<br />
CALENDARIO : Venerdì 11/06/2010 Ore 14,30/18,30 <br />
<br />
___________________________<br />
<br />
Scheda didattica n° 04 <br />
<br />
RELATORE : Un Presidente/Dirigente di cooperativa<br />
<br />
FINALITÀ : Creare conoscenza di una situazione reale di operatività con particolare attenzione agli aspetti di comunicazione interna.<br />
<br />
CONTENUTI : la situazione organizzativa di un’azienda cooperativa con i flussi comunicativi interni ed esterni. Le responsabilità, l’organigramma e i rapporti tra responsabili.<br />
<br />
METODO :Esposizione di esperienze e partecipazione. <br />
<br />
RISORSE : Computer – Proiettore – Lavagna a fogli mobili – documenti riferiti all’esperienza.<br />
<br />
DURATA : 4 Ore<br />
<br />
CALENDARIO : Sabato ___/___/____ Ore 9,00 – 13,00<br />
_______________________<br />
<br />
Scheda didattica n° 05 <br />
RELATORE : Renato Dapero<br />
<br />
FINALITÀ : assicurare conoscenza circa le difficoltà che si incontrano nel progettare un’organizzazione in particolare riguardo il sistema di relazioni tra organismi e tra persone<br />
<br />
CONTENUTI :Progettazione dell’organizzazione. le relazioni tra gli organi interni e la comunicazione interna ed esterna.<br />
<br />
METODO : Lezione – discussione di esempi – proiezione di spezzoni di film. <br />
<br />
RISORSE : Computer – Proiettore con amplificatore per il sonoro – dispensa.<br />
<br />
DURATA : 4 Ore<br />
<br />
CALENDARIO : sabato ___/___/____ Ore 14,30/18,30<br />
<br />
______________________<br />
<br />
Scheda didattica n° 06 <br />
<br />
RELATORE : Renato Dapero<br />
<br />
FINALITÀ : assicurare conoscenza dei modelli organizzativi<br />
<br />
CONTENUTI : Letteratura in tema di organizzazione aziendale sui modelli organizzativi. Per funzioni – multi divisionale e l’organizzazione a matrice.<br />
<br />
ETODO : Lezione – discussione di esempi – esercitazioni <br />
<br />
RISORSE : Computer – Proiettore – dispensa.<br />
<br />
DURATA : 8 Ore<br />
<br />
CALENDARIO : Venerdì ___/___/____ Ore 14,30/18,30 Sabato ___/___/____ Ore 9,00/13,00<br />
______________________<br />
<br />
Scheda didattica n° 07 <br />
<br />
RELATORE : Giuseppe Brianzi<br />
<br />
FINALITÀ : Assicurare conoscenza circa l’attività di programmazione e controllo<br />
<br />
CONTENUTI : Programmazione delle attività. Requisito della programmazione. Il controllo di gestione e la responsabilità della Direzione. Il budget.<br />
<br />
METODO : Lezione – discussione di esempi – proiezione di spezzoni di film. Esercitazioni.<br />
<br />
RISORSE : Computer – Proiettore con amplificatore per il sonoro – dispensa.<br />
<br />
DURATA : 12 Ore<br />
<br />
CALENDARIO : sabato ___/___/____ Ore 14,30/18,30<br />
<br />
Venerdì ___/___/___ Ore 14,30/18,30 sabato ___/___/____ Ore 9,00/13,00<br />
<br />
______________________<br />
<br />
Scheda didattica n° 08 <br />
<br />
RELATORE : Itala Orlando<br />
<br />
FINALITÀ : Assicurare conoscenza dei fattori di produzione e promuovere consapevolezza dell’importanza del fattore umano nel’azienda e in particolare nell’azienda di servizi<br />
<br />
CONTENUTI :I fattori produttivi- il fattore umano secondo l’organizzazione scientifica del lavoro, secondo la scuola delle relazioni umane e secondo una visione sistemica.<br />
<br />
METODO : Lezione – discussione di esempi – proiezione di spezzoni di film. <br />
<br />
RISORSE : Computer – Proiettore con amplificatore per il sonoro – dispensa.<br />
<br />
DURATA : 8 Ore<br />
<br />
CALENDARIO : Sabato ___/___/____ Ore 14,30/18,30 Venerdì ___/___/___ Ore 14,30/18,30<br />
<br />
______________________<br />
<br />
Scheda didattica n° 09 <br />
<br />
RELATORE : Itala Orlando<br />
<br />
FINALITÀ :Far conoscere la relazione esistente tra la motivazione a fare e la condivisione degli obiettivi. La conoscenza degli obiettivi dell’azienda come presupposto.<br />
<br />
CONTENUTI : Il processo motivazionale. Integrazione tra obiettivi dell’organizzazione e obiettivi del lavoratore. Motivazione a produrre, motivazione a partecipare. Prevenzione del Burn Out. Tecniche di incentivazione.<br />
<br />
METODO : Lezione – discussione di esempi – proiezione di spezzoni di film. <br />
<br />
RISORSE : Computer – Proiettore con amplificatore per il sonoro – dispensa.<br />
<br />
DURATA : 4 Ore<br />
<br />
CALENDARIO :Sabato ___/___/____ Ore 9,00/13,00<br />
<br />
______________________________<br />
<br />
Scheda didattica n° 10 <br />
<br />
RELATORE : Itala Orlando<br />
<br />
FINALITÀ : Assicurare la conoscenza del significato e dell’importanza delle posizioni di coordinamento in quanto responsabili della costruzione di corrette relazioni all’interno dei componenti dell’organizzazione.<br />
<br />
CONTENUTI : Collocare l’attività di coordinamento all’interno delle varie funzioni aziendali. Coordinamento diverso da Direzione ma fondamentale nelle organizzazioni a matrice, nelle piccole realtà e nelle organizzazioni volontaristiche<br />
<br />
METODO : Lezione – discussione di esempi – esercitazioni <br />
<br />
RISORSE : Computer – Proiettore con amplificatore per il sonoro – dispensa.<br />
<br />
DURATA : 4 Ore<br />
<br />
CALENDARIO : Sabato ___/___/____ Ore 14,30/18,30<br />
<br />
________________________________<br />
Scheda didattica n° 11 <br />
<br />
RELATORE : Itala Orlando<br />
<br />
FINALITÀ : Assicurare consapevolezza dell’importanza di una corretta comunicazione al fine di eliminare o ridurre i conflitti interni (tra il personale) ed esterni (con l’utenza).<br />
<br />
CONTENUTI : La comunicazione interna ed esterna. Gestione dei conflitti e problem solving.<br />
<br />
METODO : Lezione – discussione di esempi – proiezione di spezzoni di film. <br />
<br />
RISORSE : Computer – Proiettore con amplificatore per il sonoro – dispensa.<br />
<br />
DURATA : 4 Ore<br />
<br />
CALENDARIO : Venerdì ___/___/____ Ore 14,30/18,30<br />
<br />
_________________________<br />
Scheda didattica n° 12 <br />
<br />
RELATORE : Renato Dapero<br />
<br />
FINALITÀ : Assicurare una conoscenza iniziale delle norme di qualità e rendere evidente quanto l’organizzazione influisca sulla qualità. Stabilire consapevolezza che le forma di documentazione e controllo non incidono sulla valutazione delle persone, ma sulla qualità del servizio. Verificare gli esiti del Project Work<br />
<br />
CONTENUTI : Definizioni di qualità. Norme di gestione qualità. L’organizzazione ei rapporti esterni e interni ai fini della qualità. La documentazione e il controllo di qualità. Il lavoro svolta dai partecipanti.<br />
<br />
METODO : Lezione – esposizione da parte dei partecipanti - discussione . <br />
<br />
RISORSE : Computer – Proiettore con amplificatore per il sonoro – dispensa.<br />
<br />
DURATA : 8 Ore<br />
<br />
CALENDARIO : Sabato ___/___/____ Ore 9,00/13,00 sabato ___/___/___ Ore 14,30/18,30<br />
_____________________________<br />
Project Work<br />
<br />
Obiettivi di servizio e organizzazione. Analisi degli elementi attuali dell’organizzazione, dei criteri e stili di gestione allo scopo di ottenere un miglioramento delle condizioni di lavoro e del clima aziendale e per una integrazione professionale più consapevole ed efficace.Renatohttp://www.blogger.com/profile/01696697960184647230noreply@blogger.com0tag:blogger.com,1999:blog-5608177501554019550.post-66155973843130464462010-05-03T11:49:00.001+02:002010-05-03T11:57:31.800+02:00Ecco il nuovo blog di <span style="color: #783f04; font-size: large;"><strong>Dapero Ricerca Socio-Sanitaria</strong></span>.<br />
Si chiama "Middle Management - Lavoratori Atipici" perchè è stato appositamente creato per istituire e mantenere costantemente aperto un canale di comunicazione con i frequentanti e i docenti del corso organizzato e sostenuto da ANOSS Sez. Emilia-Romagna e gestito da ENDO-FAP Don Orione dal titolo: Il middle management nella aziende di servizi: formazione per lavoratori atipici.Renatohttp://www.blogger.com/profile/01696697960184647230noreply@blogger.com0